ITINERARIO NATURALISTICO DEL MONTE RITE
Dopo esserci rifocillati e riposati al Rifugio Dolomites, possiamo ora partire per una breve ma estremamente suggestiva passeggiata in cima al Monte Rite: l'anello naturalistico del Monte Rite.
Il sentiero naturalistico parte dal Rifugio Dolomites. Il percorso è una rivisitazione in chiave didattico escursionistica delle mulattiere e dei sentieri distribuiti prevalentemente sul versante settentrionale del Monte Rite, concepiti e realizzati, nel lustro che precedette la grande guerra tra il 1911 e il 1915, per collegare le infrastrutture minori di difesa tra loro e con una fortificazione principale.
Il sentiero naturalistico parte dal Rifugio Dolomites. Il percorso è una rivisitazione in chiave didattico escursionistica delle mulattiere e dei sentieri distribuiti prevalentemente sul versante settentrionale del Monte Rite, concepiti e realizzati, nel lustro che precedette la grande guerra tra il 1911 e il 1915, per collegare le infrastrutture minori di difesa tra loro e con una fortificazione principale.
Altitudine alla partenza: 2160 mt
Altitudine massima: 2183 mt
Dislivello totale: 329 mt
Lunghezza: oltre 6 km
Difficoltà: EE (escursionista esperto); facile, attrezzato nel tratto esposto
Disponibilità di acqua per i cani: NO
Ombra: nel tratto più altro è completamente assente, mentre una volta che si scende si entra nel bosco e diventa abbondante
Punto di partenza: Rifugio Dolomites
Punto di arrivo: Rifugio Dolomites
Punto di partenza: Rifugio Dolomites
Punto di arrivo: Rifugio Dolomites
Il sentiero è sviluppato ad anello e permette facile collegamento tra il rifugio e le malghe nei dintorni.
Generalmente è considerato per escursionisti esperti in quanto c'è un breve tratto (nel risalire il Monte Roan) in cui il percorso è scavato nella roccia, per cui la parte esposta è stata attrezzata con un cordino d'acciaio. Affrontando l'escursione in piena estate, non abbiamo, però, riscontrato alcun tipo di difficoltà. Neppure i cani hanno avuto problemi a seguirci. Ci potrebbero essere, però, maggiori problematiche durante la stagione fredda.
Nella foto qui accanto potete vedere il sentiero nella parte attrezzata.
Ma vediamo nel dettaglio come si sviluppa il sentiero. Dopo la nostra sosta al Rifugio Dolomites, ci incamminiamo sul sentiero dalla parte opposta rispetto al museo di Messner (senso consigliato per escursionisti inesperti).
Se non sai come arrivare al Rifugio Dolomites vedi questo post.
Con una brevissima salita arriviamo sulla cima del Monte Rite (2183 mt). Il panorama che ammiriamo è veramente mozzafiato. Tutto introno a noi ci sono alte vette dolomitiche, in basso valli con fiumi e laghi.
Dopo la sosta d'obbligo per le foto, seguiamo l'indicazione "anello naturalistico". Attenzione a non prendere la stradina che sale a destra verso le antenne paraboliche perché non è la direzione corretta.
Quasi subito raggiungiamo la parte attrezzata. Il dirupo è molto alto, per cui è bene prestare molta attenzione a dove si mettono i piedi!
Da qui si riesce a vedere benissimo la Val di Boite ed il lago di Vedo di Cadore.
Il percorso continua sempre in discesa. Quando il sentiero si scosta dalla parte del Monte Rite, al bivio che troviamo teniamo la sinistra seguendo sempre le indicazioni "sentiero naturalistico". Da ora in avanti siamo all'interno del bosco.
Lungo tutto questo sentiero è consigliato tenere i cani al guinzaglio. Questo bosco è infatti popolato da un branco di yak, portati qui da Messner. Questi bovini sono particolarmente nervosi e non amano i cani. Se il vostro amico si avvicina troppo potrebbe essere inseguito e ferito, cosa che potrebbe diventare pericolosa anche per voi.
Lungo il sentiero troviamo numerosi e interessanti cartelli che spiegano la flora e la fauna locale, nonché le vicende storiche che presero vita sul monte.
Il sentiero scende all'interno del bosco fino a quota 1966 metri. Abbiamo a questo punto percorso 2/3 del nostro cammino totale.
In lontananza scorgiamo la salita che ci aspetta per rientrare al rifugio. Dopo la camminata per salire al rifugio e quasi un'ora e mezza di camminata su questo sentiero non abbiamo proprio voglia di salire di nuovo. In realtà è più semplice di quanto sembri!
Abbandoniamo il sentiero all'interno del bosco e iniziamo la salita attraverso la strada forestale (sentiero CAI 478).
Raggiungiamo quindi la forcella Deonà, nello stesso punto dove eravamo sbucati durante la salita al rifugio tramite il sentiero 479 e ci incamminiamo attraverso la stessa strada di questa mattina.
Invece di rientrare al rifugio, però, saliamo fino al museo di Messner.
Con grandissimo disappunto scopriamo che il museo è già chiuso.
Ci fermiamo allora a goderci per un po' il paesaggio.
Tra i vari pannelli che troviamo lungo il percorso appena concluso ce n'è uno relativo alla teleferica che fu costruita prima della prima guerra mondiale (1913) e che collegava Ruvignan (875 mslm) alla cima del Monte Rite. Questa teleferica era parte di una più complessa opera che collegava la cima del monte a Perarolo attraverso diverse stazioni.
Questo imponente sistema di trasporto su cavo dalla lunghezza complessiva di 9500 mt risultava sempre collegata con la strada d'Alemagna. Aveva lo scopo di decongestionare il terminale ferroviario di Calalzo che avrebbe smistato, di lì a qualche anno, materiali, armamenti, vettovaglie per l'intero fronte da Sappada a Cortina.
Questo imponente sistema di trasporto su cavo dalla lunghezza complessiva di 9500 mt risultava sempre collegata con la strada d'Alemagna. Aveva lo scopo di decongestionare il terminale ferroviario di Calalzo che avrebbe smistato, di lì a qualche anno, materiali, armamenti, vettovaglie per l'intero fronte da Sappada a Cortina.
Si è fatta quasi l'ora di cena. Rientriamo al rifugio Dolomites. La nostra stanzetta ci attende. Spartana (come si addice a un rifugio) è veramente bellissima. Scavata nella roccia del monte e con pareti completamente in pietra è molto fedele all'antica costruzione.
Nel prossimo articolo vi racconterò la via di discesa dal monte Rite.
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