La strada dei re: il ponte tibetano nelle valli del Pasubio

Il protagonista indiscusso di questa escursione è il ponte tibetano, lungo la strada dei re: pretesto perfetto per una bellissima escursione tardo primaverile sulle Piccole Dolomiti!



Dettagli dell'escursione



Altitudine di partenza: 1162 mslm
Altitudine massima: 1670 mslm
Dislivello totale: 570 mt
Lunghezza: 12 km
Difficoltà: medio
Tempo:  4 ore circa 
Disponibilità di acqua per cani: scarsa
Ombra: a tratti. Il primo pezzo fino all'altezza di malga Boffetal siamo nel bosco, poi è tutto su prati senza ombra. Piccole zone d'ombra sul tratto finale della strada dei re.
Punto di partenza e di arrivo: Valli del Pasubio - Passo Pian delle Fugazze (per aprile la mappa e vedere dove parcheggiare clicca qui)


Il percorso

Si tratta di un'escursione lunga ma non particolarmente impegnativa, soprattutto se si tiene la strada forestale. Il sentiero da noi descritto aggiunge difficoltà all'escursione. A breve ti illustrerò i dettagli. 

Lasciamo l'auto in uno dei vari parcheggi al Passo Pian delle Fugazze. I parcheggi sono a pagamento, ma il costo è abbastanza irrisorio: con 2 € si copre tutto il tempo necessario per l'escursione.

Ci sono diversi modi per affrontare questo bellissimo trekking. Noi abbiamo deciso di percorrerlo in senso antiorario, lasciando alla fine il ponte tibetano.

Arrivati al parcheggio si prosegue lungo la strada asfaltata (strada provinciale 219) per un brevissimo tratto. Infatti, dopo pochi passi sulla sinistra si scorge un sentiero che si addentra verso il prato. Noi decidiamo di imboccare, per l'appunto, il sentiero 170 che taglia notevolmente il percorso passando attraverso il bosco. Questo sentiero è leggermente più difficile rispetto alla strada forestale che si può imboccare poco più avanti, in quanto, come si evince dalla mappa, lungo questo sentiero si sale fino a 1670 mslm per poi ridiscendere a 1443 dove si trova il rifugio Campogrosso (Giuriolo).

Il sentiero 170 si addentra all'interno del bosco, si attraversa un paio di volte un torrente. La salita è di media difficoltà. Il paesaggio intorno a noi è estremamente suggestivo. Io adoro i boschi! Il profumo che si respira mi ricorda la mia infanzia, quando mio padre e mia madre mi portavano a raccogliere i funghi. I raggi di luce che filtrano attraverso le fronde dei rami illuminano dolcemente il percorso. Nina e Olivia adorano correre e si divertono ad osservarci dall'alto, come a dire: "dai, muovetevi!".



Arriviamo alla forcella, nel punto più alto di tutto il percorso ed il panorama di cui possiamo godere è assolutamente unico. Di fronte a noi le cime delle Piccole Dolomiti svettano con le loro pareti a strapiombo, paradiso degli scalatori. Infatti, lungo il percorso troviamo qualche escursionista munito di imbragature, corde ed elmetto, vestito di tutto punto per avventurarsi in una arrampicata verticale. 

Ora si comincia a ridiscendere un po'. Infatti, il rifugio Campogrosso è più in basso rispetto a dove ci troviamo. Come dicevo all'inizio della descrizione, si può evitare il saliscendi prendendo la strada forestale che passa per la malga Boffetal che invece noi vediamo dall'alto.



Dopo il breve tratto di discesa, il nostro sentiero si riunisce alla strada forestale che passa per la malga (rimaniamo sempre sul sentiero 170). Continuiamo il nostro trekking nelle Piccole Dolomiti attraversando prati e brevi tratti nel bosco.
Poco dopo aver imboccato il sentiero più largo ci si trova di fronte al bivio che vedete nella foto qui accanto, dovete proseguire sulla sinistra (girando a destra vi troverete di nuovo alla malga Boffetal.



Giungiamo quindi al rifugio Campogrosso. Siamo a metà della nostra escursione. Una sosta per riprendere fiato e gustarsi il panorama di questa bellissima giornata è d'obbligo.

Dopo esserci gustati una buonissima fetta di torta di mele ci rimettiamo in marcia. Proseguiamo questa volta lungo la strada asfaltata: la strada dei re.

L'itinerario in questo punto prosegue lungo una tranquilla strada asfaltata (è chiusa al traffico). Prestiamo attenzione ai detriti portati sulla strada da diverse frane. 
Costeggiamo l'imponente parete est del Baffelan e raggiungiamo la malga omonima. Le pareti a strapiombo sono veramente impressionanti e punteggiate di minuscoli omini che stanno scalando. 



E quindi eccoci finalmente giunti al famosissimo ponte tibetano della strada dei re. Fu costruito per ricollegare la strada che era stata interrotta a causa di una frana. Il ponte (chiamato ponte Avis) è lungo 105 metri e costruito interamente con corde in acciaio. La tecnologia innovativa evita un eccessivo dondolamento mentre lo si attraversa. Certo, passarci sopra è piuttosto impressionante! Sicuramente si tratta di uno delle attrazioni principali della zona del Pasubio.



Questo punto della passeggiata può essere molto difficile per il vostro cane. Quasi tutti i cani hanno paura di camminare su grate che danno sul vuoto, e qui il salto è a dir poco elevato! Per cui vi consiglio di portarvi appresso qualcosa che possa distrarre o tentare il vostro cane. Se avete un cane particolarmente pauroso valutate di lasciarlo a casa, o studiate per lui un percorso alternativo.





Continuiamo il nostro percorso lungo la strada dei re. Poco più avanti vediamo le indicazione per l'ossario del Pasubio. Una deviazione è d'obbligo.
Prendiamo il sentiero che in pochissimi minuti ci conduce al monumento.





Concludiamo il nostro percorso continuando sulla strada asfaltata che in pochi minuti ci riporta al parcheggio.


I nostri consigli

Valutate bene prima di fare questo trekking con il vostro cane. Potrebbe avere serie difficoltà ad affrontare il ponte tibetano. Se è di piccola taglia potete pensare di prenderlo in braccio, se invece è di grande taglia dovete valutare bene la situazione. Magari, nell'incertezza, vi consigliamo di fare il precorso al contrario in modo tale da avere il ponte tibetano subito ad inizio trekking.


Ricordatevi sempre abbigliamento e calzature adeguate ad un trekking.


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